Primo Piano – “Mentre continua il calciomercato della politica e i professionisti del trasformismo inseguono poltrone in Italia, il 12% di chi lavora è a rischio povertà. Troppi lavoratori e lavoratrici che mandano avanti questo paese sono poveri perché ricevono salari da fame.” Lo afferma il portavoce di Unione Popolare Luigi de Magistris
“Da circa 30 anni siamo l’unico paese d’Europa in cui i salari diminuiscono mentre crescono a dismisura i profitti di una minoranza sociale che tiene in scacco l’intera classe politica. La casta trasversale che va dalla Meloni a Letta condivide l’idea che il lavoro debba essere pagato poco e che la gente debba essere precaria “ prosegue l’ex sindaco di Napoli “ In parlamento e al governo esiste solo la rappresentanza degli interessi di chi sfrutta e specula, nessuna forza politica in questi anni ha difeso chi lavora rendendo grande questo paese. Serve una rivoluzione che riporti i diritti nei luoghi di lavoro.
L’Unione Popolare propone da subito un salario minimo di 10 euro all’ora perché nessuno possa condannare alla povertà chi lavora. L’Italia è uno dei pochi paesi europei che ancora non ha adottato questa misura di civiltà. Una misura di buon senso, che favorirebbe l’intero tessuto produttivo italiano costringendo a puntare su ricerca e sviluppo e non sulla schiavitù.
Ovviamente tutto il parlamento è contrario, barricati nel palazzo fanno solo gli interessi di chi pensa solo al profitto. “conclude de Magistris
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