Aversa, Ignazio Riccio vince il premio Rosmini nella sezione saggistica con il libro “Un attore perbene”

Aversa – Il giornalista Ignazio Riccio si è classificato al primo posto nella sezione giornalismo e saggistica con il libro “Un attore perbene. Ernesto Mahieux: sogno, talento e perseveranza”, alla V Edizione del Concorso Artistico-Letterario “Antonio Rosmini”, promosso dalla Consulta della Pastorale Universitaria della Diocesi di Aversa e dall’Associazione “Amici di San Francesco”. Anche quest’anno il Premio si fregiava del patrocinio del Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa.
Il libro
Perseveranza, forza d’animo, lotta al pregiudizio, rettitudine. Il coraggio di un uomo che si batte per il suo sogno e, nonostante le difficoltà fisiche e ambientali, riesce ad affermarsi senza mai perdere i valori positivi delle sue origini.
Questo è Ernesto Mahieux, attore napoletano, con alle spalle una lunga carriera teatrale e cinematografica, impostosi all’attenzione del grande pubblico nel 2002 con il pluripremiato “L’Imbalsamatore” di Matteo Garrone, per il quale si è aggiudicato il David di Donatello come miglior attore non protagonista. La sua piccola statura sembrava un ostacolo insormontabile per la carriera di attore e invece è diventata il suo punto di forza.
Mahieux ha dovuto combattere contro tanti momenti difficili; la prematura morte del padre, artigiano che aveva sempre coltivato interessi musicali e teatrali, ha condizionato non poco il piccolo Ernesto che, abbandonati gli studi, si è dovuto cimentare in una lunga serie di mestieri, stabilendosi per un periodo anche a Milano. Ma senza mai perdere la passione per la recitazione, tanto che, nonostante gli inizi complicati, oggi è un uomo e un artista appagato.
In questo libro-intervista, il giornalista Ignazio Riccio scandaglia l’anima di Ernesto Mahieux, ripercorrendo la storia e la carriera dell’attore. Sono moltissimi i professionisti citati con cui l’attore ha collaborato negli ultimi quarant’anni da Mario Martone, Pupella Maggio, Mario Merola, Tato Russo, Dino Risi a Libero Di Rienzo, per citarne solo alcuni. Nel ricordarli, come anche nel raccontare gli spettacoli, gli aneddoti e i dietro le quinte che lo hanno visto protagonista, Mahieux fa un omaggio al teatro, alla sua forza e alla sua energia, a una rete fittissima di relazioni che lo compongono, luogo da lui stesso prediletto non solo dove incontrarsi ma soprattutto in cui abitare e riconoscersi. Il libro è arricchito dalla preziosa prefazione del regista napoletano Mario Martone.
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