39 anni dalla morte di Giancarlo Siani: il ricordo come risposta alla violenza della mafia

Campania – Oggi, 23 settembre 2024, ricorre il 39esimo anniversario della tragica morte di Giancarlo Siani, giornalista napoletano ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985. A ricordarlo è stato il fratello Paolo Siani, che durante la commemorazione ha ribadito un messaggio di fondamentale importanza: “Ricordare le vittime è la nostra risposta non violenta alla violenza della mafia, guai se ci fermassimo nel ricordare, la daremmo vinta a loro”.

Questa frase racchiude il senso profondo del ricordo e dell’impegno civile che accompagna la figura di Giancarlo Siani, simbolo della libertà di stampa e del coraggio di chi, nonostante le minacce, ha continuato a raccontare le verità scomode legate al mondo della criminalità organizzata. Il giovane giornalista aveva solo 26 anni quando fu brutalmente assassinato per il suo lavoro d’inchiesta, che metteva in luce gli affari illeciti della camorra, in particolare le attività dei clan nella zona di Torre Annunziata.

Ogni anno, l’anniversario della morte di Giancarlo Siani diventa un momento per riflettere non solo sul suo sacrificio, ma anche sull’importanza della memoria collettiva come strumento di resistenza alla mafia. Le parole di Paolo Siani sottolineano l’essenzialità del ricordo: fermarsi significherebbe, infatti, lasciare che la violenza della criminalità organizzata prevalga, vanificando il lavoro e il sacrificio di chi ha lottato per la giustizia e la verità.

 

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