Casal di Principe – Il reportage sui luoghi dove sono stati sepolti i rifiuti tossici a Casal di Principe, è stato realizzato il mese scorso. A fare da guida è l’ex sindaco, Renato Natale.
I luoghi dove sono stati segnalati rifiuti tossici e dove sono avvenuti gli scavi per ordine della magistratura, a partire dal 2013, sono diversi. Questi rifiuti, scoperti grazie alle indicazioni di alcuni collaboratori di giustizia, sono ancora dove sono stati trovati. Le bonifiche non sono mai avvenute. Il nostro viaggio comincia da via Sondrio, la strada che si trova lungo la circumvallazione esterna che porta a Villa Literno. Qui ci sono ancora 150 mila metri cubi di rifiuti ancora sotterrati. lo ha dichiarato la funzionaria del’Arpac Teresa de Majo, nel corso dell’udienza del 3 ottobre scorso, nel processo a carico di Nicola Pezzella + 3. Questa massa enorme di rifiuti è concentrata nell’area di via Sondrio.
La funzionaria Arpac nel corso dell’udienza ha ricordato che gli scavi in via Sondrio sono avvenuti in tre siti confinanti: il primo è di proprietà di una società immobiliare, la società Bellavista, un altro è di proprietà di Paolo Schiavone e il terzo è di proprietà della Diocesi di Aversa. Gli scavi sono cominciati a settembre del 2013. Nel primo intervento sono stati trovati rifiuti tra i 6 e gli 8 metri. Nel successivo, a febbraio del 2014, sono stati fatti carotaggi fino a 20 metri per capire dove fosse arrivato l’inquinamento.
Sono state trovate concentrazioni altissime di idrocarburi, ha spiegato nel corso della deposizione la funzionaria Arpac. Ma in quei terreni c’è anche un’alta presenza di Tetracloroetilene, insieme ad un’alta presenza di alluminio. Sono molto alti anche i fluoruri. Tra i rifiuti, trovati anche quelli ospedalieri e tra questi le lastre radiografiche dove si trova il nitrato di argento che è molto tossico. Altri tipi di inquinanti sono il Molibdeno, Piombo, antimonio, rame, solfati e nichel. La seconda tappa del reportage, che sarà pubblicata tra qualche giorno, è in via del Pozzo, dietro le spalle del campo sportivo di Casal di Principe. Qui a indicare dov’erano stati seppelliti i rifiuti tossici era stato il pentito Carmine Schiavone.