Primo Piano – Dichiarazioni di Pasquale Montesano “Segretario Generale Aggiunto OSAPP “
Come oramai ben noto, purtroppo, non trascorre pressoché giorno che gli istituti penitenziari della Puglia non siano triste teatro di eventi critici quali aggressioni, risse e semi-rivolte tali, non solo, da rendere vano qualsiasi tentativo di rendere effettiva la funzionalità istituzionale del carcere, ma anche facendo diventare del tutto precarie e a grave rischio le condizioni di servizio e l’incolumità personale dei locali addetti di Polizia Penitenziaria nonché, per la totale assenza dei prescritti requisiti, la sicurezza interna delle strutture , e a Trani questo sta succedendo , infatti , nella serata di ieri , al Terzo piano Reparto Europa con il pretesto dell’acqua calda con una branda hanno scardinato un blindo nuovo della cella , l’atto violento dapprima iniziato da un detenuto in forma presumibilmente pretestuale ha rischiato di coinvolgere tutto il reparto e solo l’intervento degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria ha evitato maggiori e più gravi conseguenze , le aggressioni fisiche e verbali si fanno sempre più frequenti e negli ultimi mesi a Trani sono esponenzialmente aumentate .
“Continua Montesano” Le ragioni di tali condizioni sono molteplici e annose e risiedono in primo luogo nella particolare tipologia della popolazione detenuta allocata nelle strutture composta da soggetti appartenenti alle varie “famiglie” associate ad una criminalità organizzata particolarmente attiva e cruenta nella regione Puglia , consociate o discordi tra loro, per una convivenza spesso impossibile all’interno della stessa struttura penitenziaria e comunque di tale virulenza nei comportamenti da assumere addirittura il controllo delle sezioni detentive o dell’intero carcere (fino ad arrivare ad “assaltare” i cortili dei passeggi divisi per sezioni o di minacciare di morte gli addetti della Polizia Penitenziaria) e mettere in atto tentativi di clamorose evasioni .
Non ultima, infine, la gravissima carenza di Personale di Polizia Penitenziaria per un organico da tempo sottovalutato e sottostimato per una regione, quale la Puglia che presenta il duplice handicap del massimo sovraffollamento detentivo sul territorio nazionale e della diffusa presenza detentiva delle fazioni a maggiore rischio criminale, raggiunge, per gli istituti della Puglia, punte di vero e proprio “panico”.
I fatti di Trani , che hanno acceso i riflettori sul mondo penitenziario si connotano con nell’ennesima sconfitta dello Stato, i fatti che hanno determinato gli eventi e che hanno portato all’arresto di due Poliziotti penitenziari offendono e ledono la dignità e decoro di tutto il Corpo, noi non vogliamo come parte sindacale decantare vittorie territoriali in un contesto penosamente fallimentare anzi ribadiamo con forza la necessità di un cambiamento di rotta e un rinnovamento in tutti i settori che metta la Puglia penitenziaria sui giusti binari , e restituire quei livelli di legittimità e pari opportunità per tutti gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria .
“Irrefrenabile il dirigente sindacale “ In tali condizioni, perduranti da fin troppo tempo, non si vuole come O.S. nazionale del Personale di Polizia Penitenziaria né svolgere il ruolo di facile “Cassandra” rispetto a situazioni che potrebbero rendersi del tutto irreparabili, né assolvere attraverso il proprio silenzio chi pur non avendo determinato nel tempo il disastroso contesto a cui ci si riferisce ha assunto di fatto la responsabilità di correggerne le molteplici e perniciose conseguenze e, ciononostante, pur sapendo bene di cosa si tratta e quali siano fatti e comportamenti che ne sono concausa, non ha adottato ad oggi alcun correttivo.
“Conclude Montesano “per l’ennesima volta vogliamo far arrivare agli organi di governo e dell’amministrazione Penitenziaria il nostro motivato dissenso per l’assenza di iniziative necessarie in Puglia che da anni sottace sulle disastrose relazioni sindacali che nella regione è stata ed e ancora teatro di eventi di particolare gravità, tuttora fonti di preoccupazione e di disagi per gli addetti del Corpo non solo locale, senza tralasciare l’avvio di violente campagne di denigrazione, tuttora in atto in danno dell’intera Polizia Penitenziaria oltre alle facili “strumentalizzazioni” anche da parte di coloro che dovrebbero assumere un ruolo diverso da quello messo in campo nella , purtroppo , triste circostanza e strumentalizzando iniziative sociali .
Il nostro plauso continua ad andare alla Polizia Penitenziaria in servizio presso le strutture territoriali, in particolar modo nella circostanza a Trani, alla quale con dedizione professionalità ed accortezza evitano, nonostante il gravissimo stato, maggiori e più gravi conseguenze non senza difficoltà, continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari.
Segui il nostro canale whatsapp per le ultime news