Primo Piano – «Le istituzioni devono darsi da fare subito per mettere in sicurezza le strade. Non lo chiediamo solo noi, ma migliaia di cittadini. Da quando abbiamo pubblicato su Facebook un invito a segnalare le buche per le strade di Aversa, Lusciano, Pozzuoli, Licola, Villaricca, Qualiano, Calvizzano e Marano Di Napoli, stiamo ricevendo tantissimi messaggi e foto. I Comuni interessati devono attivarsi subito, prima che ci scappi un altro morto».
A parlare è Biagio Ciaramella, vicepresidente dell’Associazione Italiana Familiari e vittime della Strada Odv e responsabile della sezione di Aversa, che nelle scorse settimane ha sollecitato incontri e azioni immediate alle amministrazioni comunali del territorio, anche sulla base delle norme previste dal codice della strada (a questo link l’art. 208:
https://app.toga.cloud/codici/codice-della-strada/7/1107/art-208-proventi-delle-sanzioni-amministrative-pecuniarie
«Le buche sono pericolose», aggiunge Ciaramella, «sul nostro territorio si sono già verificati diversi incidenti mortali. Prima di Natale avevamo già invitato i comuni di Villaricca, Qualiano e Calvizzano a coordinarsi per mettere in sicurezza la Via Corigliano, dove il 23 ottobre del 2015, a causa del disseto del manto stradale, ha perso la vita il giovane Alessandro Selvaggio. Per quella vicenda è in corso un processo. Il Comune di Villaricca ci aveva contattato e ci era stato promesso un incontro a tre per trovare una soluzione, ma ancora non è successo niente».
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«Mettere le strade in sicurezza è anche interesse delle amministrazioni poiché, in caso di incidenti, potrebbero essere chiamate a risponderne», aggiunge Ciaramella, «Di recente la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta di risarcimento avanzata da un motociclista nei confronti del Comune di Napoli, dove era avvenuto un incidente proprio a causa del manto stradale dissestato».
I giudici romani hanno stabilito che gli enti devono risarcire il motociclista che cade a causa dell’insidia – buca e similari – a prescindere dal suo concorso di colpa. «È una sentenza importante», dice Alberto Pallotti, presidente dell’AIFVS, «le buche sono vere e proprie armi sul territorio. Siamo molto orgogliosi dell’iniziativa della sede di Aversa e invitiamo tutti i cittadini italiani a segnalarci le situazioni a rischio, in modo da poterci muovere di conseguenza».
Chiunque voglia segnalare situazioni a rischio, può farlo all’indirizzo email: aifvsonlusitalia@gmail.com e via WhatsApp al numero: 330443441e a questi due link:
https://www.facebook.com/giustiziaperluigi/?ref=pages_you_manage
https://www.facebook.com/ONLUSaifvs/?ref=pages_you_manage
Info:
www.vittimestrada.eu