A Napoli Convegni Nazionale Cufom

Napoli – Si è tenuto negli spazi della libreria The Spark Creative Club, in piazza Bovio, nel cuore antico di Napoli , un incontro tra appassionati, giornalisti, testimoni, medici dell’Università Federico II e ricercatori ufologi, sull’annosa e mai sopita diatriba che da secoli cattura l’attenzione e divide il mondo intero e la comunità scientifica internazionale, ponendo interrogativi, stimolando dubbi e riflessioni, suffragate da testimonianze, immagini, racconti, studi e ipotesi sulla possibile esistenza di altri esseri intelligenti nell’Universo e che, per deduzione, la terra non sia l’unico pianeta abitato.

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Un convegno, durato un’intera giornata, che è partito da una domanda: Disclosure o cover up in America? La verità!”, per provare a interrogarsi sulle dinamiche che da sempre caratterizzano questo delicato tema tra informazione, divulgazione e volontà opposta di coprire e segretare, mettere a tacere per ragioni geopolitiche e di stabilità sul profilo internazionale, a partire da quanto i vari governi americani hanno fatto da oltre mezzo secolo. Quello che c’è stato a piazza Bovio è stato più di un semplice convegno, potremmo definirla una vera e propria comunità di pratica, fatta di scambio, di condivisione e dibattito che provato a fare un punto sui dati raccolti sui dischi volanti, denominati tuttora, non soltanto come U.F.O./UAP, ma anche come entità aliene. Nulla di recente, le evidenze attraversano la storia da millenni, forse dalla stessa origine dell’uomo sulla Terra, arrivando alla Mesopotamia e ai popoli che la hanno abitata, come i Sumeri. Ipotesi affascinanti che arrivano al limite di quello che è il campo della fede. E se di certezze non possiamo parlare, di certo qualche interrogativo attraversa la nostra mente e ci fa proiettare verso scenari inediti.

Di questo è di cosa stia accadendo di fronte al Gran Jury americano per quanto riguarda le varie testimonianze di piloti ed ex agenti dell’Intelligence si è discorso nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato noti ricercatori del CUFOM (Centro Ufologico del Mediterraneo) e del CUN (Centro Ufologico Nazionale), tra cui il Presidente del Cufom Angelo Carannante; Ennio Piccaluga – Presidente Onorario; Umberto Telarico – socio Cun e scrittore; Gennaro Pepe – medico e ricercatore rapimenti alieni e contatti; Francesco Trapani – insegnante, ricercatore e socio Cufom dal 2017; Raffaele Iandoli, Bernardino Ferrara, Giuseppe Corcione, Domenico Crimaldi – ricercatori Cufom. Il moderatore dell’evento è stato il giornalista ricercatore indipendente Vincenzo Pinelli. Nel corso della giornata si sono alternati diversi interventi, supportati da proiezioni fotografiche e video, oltre che da documenti e immagini inedite di archeologia proibita e spaziale a partire da alcune domande basilari: che cosa sono gli UAP (fenomeni aerei non identificati), da dove provengono e se sono pericolosi per l’uomo. Ma anche, ci si è interrogati, se quanto si conosce ad oggi, anche attraverso contatti diretti, possa in realtà continuare ad essere celato e per quali motivi.

Nel suo intervento Gennaro Pepe, medico specializzato in pratiche di ipnosi regressiva, si è soffermato su un altro aspetto di grande interesse, ma di difficile dominio pubblico, quello dei rapimenti alieni, raccontando la sua esperienza con chi attraverso l’ipnosi è riuscita a trascrivere in un libro ogni parola ascoltata dall’entità aliena, rispettando l’ etimologia originale. Al centro di quanto emerso ci sarebbe una vera teoria della creazione e l’ idea agnostica di un Creatore come campo quantico, la cui parte immanente saremmo noi. Un viaggio nella materia valso 27 anni di studio e ricerca, ma anche vere e proprie tracce e impronte aliene in luoghi fisici, come racconta il medico ricercatore.

Su quale sia il senso del contatto e dei rapimenti, cosiddetti “adducted”, si interroga la comunità di ricercatori giungendo alla conclusione che la risposta sia di scuotere la nostra coscienza, in un mondo in cui i cambiamenti e gli sconvolgimenti, ad opera dell’uomo, stanno accadendo troppo velocemente, con una minaccia nucleare incombente, che distruggerebbe l’intero pianeta terra oltre che l’essere umano.
Domenico Crimaldi, socio Ufom, ingegnere e pilota di droni ha fornito dati, informazioni e rapporti di stampo più tecnico e scientifico, dalle traiettorie dei movimenti intelligenti degli oggetti volanti non identificati alle tracce rinvenute, alla necessità di standardizzazione dei dati per poterli comparare e studiare e suggerendo l’importanza di verificare scientificamente la veridicità di avvistamenti e tracce, perché la letteratura scientifica a disposizione abbia un valore e sia preservata.

Di certo, rispetto all’elevatissima tecnologia che si ipotizza attribuibile agli UAP, si può affermare che il quoziente intellettivo di tali entità sia di gran lunga superiore agli esseri umani di 10/15 volte almeno. L’uomo infatti utilizza, come appura la scienza, una infinitesima parte del proprio cervello e ha un raggio visivo limitatissimo, ma ciò che non arriva all’occhio umano non è detto che non esista, su questo potrebbero concentrarsi studi e ricerche. Un esempio è dato dal web, di cui vediamo solo il 5%, a dispetto di un altro 95% di cui non abbiamo alcuna percezione sensibile. Molto interessanti le testimonianze e il lungo lavoro di raccolta dello scrittore Umberto Telarico, che si è soffermato nella sua lunga opera di ricerca ed excursus finanche sui documenti dell’intelligence americana, segretati dai Governi nel corso della storia moderna e contemporanea, perchè tutto doveva essere messo a tacere.

L’ intervento successivo del giovane ricercatore Francesco Trapani, che ha spiegato i quattro gradi di avvistamenti ufo, ha voluto condividere un caso personale di avvistamento, di cui lui è stato testimone
nel deserto del Nevada, il sette novembre del 2019, poco prima che esplodesse l’emergenza pandemica, quando alle ore 02.00 americane, in pieno deserto, a 150 km da Las Vegas, il ricercatore, insieme alle altre tre persone con cui viaggiava in un auto noleggiata, notò tre luci nel cielo molto brillanti, non intermittenti, intensamente bianche.

Le luci erano disposte a triangolo, e ciò che destò il suo particolare interesse fu il fatto che tali luci mentre erano in formazione triangolare, in pochissimi millesimi di secondo, si allontanarono
l’una dalle altre a distanza siderale, divenendo tre singole luci brillanti nel cielo ma distanti.
Allo stesso modo ci fu il loro repentino avvicinamento, e la loro posizione iniziale fu ripristinata. Movimenti intelligenti, che rientrano negli avvistamenti di primo grado, di cui ad oggi non è possibile dare una spiegazione scientifica, ma è possibile avanzare ipotesi e punti di vista.

Ed è quanto prova a fare il Cufom, come ribadito dal presidente Angelo Carannante, che, lungi dal costruire certezze, vuole ragionare su possibilità e nuovi scenari, alla luce di evidenze e cambiamenti epocali che di certo non possono lasciare indifferenti e che continueranno ad alimentare il dibattito mondiale, perseverando in un’attività costante di ricerca, studio, raccolta e confronto, che è quanto il Centro Ufologico del Mediterraneo prova a portare avanti con periodici incontri per fare il punto sullo stato dell’arte di una materia così complessa e divisoria, che di certo ci porterà verso una nuova contezza rispetto al nostro posto nell’Universo, alimentando riflessioni rispetto all’interrogativo motore: qual è il senso della vita e la sua origine? perché, in fondo, come sosteneva il filosofo Cartesio: “Cogito ergo sum”, ovvero “Penso dunque sono”.