Carceri, Foggia: rinvenute sostanze stupefacenti

Primo Piano – A darne notizia l’O.S.A.P.P. “per voce del Segretario Generale Aggiunto Pasquale Montesano“,che stigmatizza la giornata finalizzata alla prevenzione ed al contrasto all’introduzione in Istituto di sostanze stupefacenti , in sintesi .attraverso l’invio di pacchi familiari detenuti hanno tentato di eludere i controlli della Polizia Penitenziaria allo scopo di introdurre , maliziosamente nascosti in un paio di scarpe e un pezzo di formaggio  , due panetti di hascisc da 50 gr cadauno e un grammo di cocaina tentativo fallito proprio per la straordinaria attività della Polizia Penitenziaria e dal comandante di reparto Pio Mancini della C.C. Foggia .

Dopo i fatti di lecce brindisi e Taranto dove sono state registrate aggressioni in danno alla Polizia Penitenziaria ed eventi critici, e il tentativo di evasione di Foggia e il conseguente ferimento di un agente che ha fatto registrare una violenza gratuita subita dagli uomini e donne in divisa di elevata drammaticità ed evidenzia ancora una volta il totale disastro del sistema penitenziario 

“Aggiunge  Montesano”  la gravissima situazione in cui versano le carceri pugliesi , non ultima quella di Foggia  il cui sovraffollamento ha superato di gran lunga la soglia di guardia e una grave e sistematica violazione dei diritti umani, in totale spregio delle più elementari regole di un paese civile, che l’attuale Governo sta perseguendo in nome di una ricerca del consenso popolare, invocando la via più semplice e più popolare del carcere sempre e comunque nella totale drammaticità  lavorativa degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria , l’effettiva  presenza nella struttura di  detenuti  su una capienza ottimale e la polizia Penitenziaria e in carenza di non meno di 80 unita necessarie per rendere almeno  tollerabile carichi di lavoro e non solo.

  “ Continua il dirigente sindacale “Come oramai ben noto, purtroppo, non trascorre pressoché giorno che gli istituti penitenziari della Puglia  non siano triste teatro di eventi critici quali aggressioni, risse e semi-rivolte tali, non solo, da rendere vano qualsiasi tentativo di rendere effettiva la funzionalità istituzionale del carcere, ma anche facendo diventare del tutto precarie e a grave rischio le condizioni di servizio e l’incolumità personale dei locali addetti di Polizia Penitenziaria nonché, per la totale assenza dei prescritti requisiti, la sicurezza interna delle strutture.

Le ragioni di tali condizioni sono molteplici e annose e risiedono in primo luogo nella particolare tipologia della popolazione detenuta , oltre ai soggetti con problemi psichiatrici ,allocata nelle strutture Pugliesi , in particolare a Foggia  , composta da soggetti appartenenti alle varie “famiglie” associate ad una criminalità organizzata particolarmente attiva e cruenta nella regione Puglia e sul territorio , consociate o discordi tra loro, per una convivenza spesso impossibile all’interno della stessa struttura penitenziaria e comunque di tale virulenza nei comportamenti da assumere addirittura il controllo delle sezioni detentive o dell’intero carcere fino ad arrivare ad assumere  comportamenti di sofferenza al regime penitenziario 

“Evidenzia Montesano” la gogna mediatica cui e stata sottoposta la Polizia Penitenziaria , le attività dei garanti detenuti  che sembrano diventati gli eroi e salvatori delle patrie galere che proprio per alcune attività non esplicitamente annesse al loro mandato istituzionale stanno determinando un clima ostile e facilmente strumentalizzabile dalla criminalità organizzata  mettendo a durissima prova il già sensibile e traballante sistema penitenziario e i gravi disagi operativi della Polizia Penitenziaria che nonostante tutto non cede ai bassi colpi della criminalità organizzata e da tutto il sistema continuando ad assicurare il mantenimento degli standard di sicurezza seriamente compromessi .

“Conclude il dirigente sindacale “ci aspettiamo dalla politica e di da tutte le articolazioni di governo immediati e non più rinviabili riforme in linea al ruolo e i compiti della Polizia Penitenziaria , alla Ministra Cartabia al capo DAP Petralia chiediamo soluzioni immediate che possono alleviare gli eccessivi carichi di lavoro attraverso una maggiore organizzazione e soluzioni che da tempo infinito sono state denunciate dall’OSAPP e che oggi risultano sempre più gravi e prive di risolutivi interventi da parte di chi dovrebbe assumersi i carichi di responsabilità. .

Alle passerelle ferragostane di politici e non solo, diciamo no, fate fatti e non chiacchiere e pur vero che le esigenze sono drammatiche su tutto il territorio nazionale ma la puglia deve  essere considerata quella più ad elevato rischio per gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria ai quali va il nostro plauso , e non solo , i quali con dedizione professionalità e sacrificio continuano giornalmente ad operare con  accortezza , continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari .

 

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