Cutillo: “Possibile che un tale scempio debba passare inosservato?”

Casaluce – Antonio Cutillo in una nota inviata alla nostra redazione dichiara: “A Casaluce esistono due diversi amori per la cultura: quello che non costa niente e non lede gli interessi di parenti diretti o acquisiti e quello che, intralciando gli affari di questi ultimi, deve essere posposto agli investimenti immobiliari.

Quanti di noi non percorrono almeno una volta al giorno corso Vittorio Emanuele?  Direi tutti e, tra questi, sicuramente sindaco, vicesindaco, assessore alla cultura e assessori vari, quegli stessi personaggi che si onorano di incentivare la lettura dei libri, che inaugurano vernissage, che figurano in memorabili foto con il professore Vittorio Sgarbi.
Possibile che un tale scempio debba passare inosservato?

O meglio, è possibile che di queste cose se ne accorge solo il Prof. Cutillo?
Possibile che ai parenti e agli amici di quest’Amministrazione sia tutto concesso, sotto il colpevole silenzio di tutti?
MAGGIORANZA (comprensibile);
OPPOSIZIONE (totalmente incomprensibile);
CITTADINI (tranne qualcuno, tutti ignavi).

Questi personaggi voltano la faccia al cospetto di uno scempio che si sta perpetrando, vergognosamente, sotto i loro occhi, con il tentativo di distruggere, per fare posto ad appartamenti, oltre che la parte materiale, anche il valore immateriale di uno storico immobile di corso Vittorio Emanuele che, con la sua imponenza, grida vendetta!!! Ma vi è di più, le grotte di questo storico manufatto si sono riempite di detriti e materiali di cui non si conosce la natura e la pericolosità, i lavori sono abusivamente condotti in totale spregio delle norme di sicurezza, con una assoluta divergenza tra quanto sarebbe stato assentito e quanto viene messo in atto al chiuso di quel palazzo, con una improvvisata manovalanza che, furtivamente, in orari del tutto insoliti, demolisce e sotterra.

Un palazzo che potremmo definire il “luogo dei miracoli” divenuto, prima dell’inizio delle demolizioni, discarica a cielo aperto dove tutto ciò che in esso entrava, compresi materiali altamente inquinanti, non è mai uscito, ma è stato ingoiato dalle fauci di voragini artatamente create, con un evidente rischio anche per l’inquinamento della falda acquifera (evito di pubblicare foto dimostrative, ma non mancherò di consegnare tutto alle autorità competenti).

Ma non vi vergognate di millantare l’amore per il nostro patrimonio culturale, di sanzionare un povero cittadino per un irrilevante errore nella differenziata, mentre vi mostrate apparentemente distratti di fronte ad un macroscopico scempio? È un caso che il proprietario dell’immobile sia legato da stretta parentela con la vicesindaco e che ogni eventuale permesso sia stato rilasciato sotto l’effetto di una pesante forzatura?  Stavolta avete oltrepassato il segno mortificando la sensibilità, il senso civico e l’amore (quello vero!) per la preservazione del nostro patrimonio storico!!!

L’idea di demolire un prospetto realizzato da veri maestri degli stucchi farebbe rabbrividire anche il più arido palazzinaro, ma evidentemente voi appartenete ad una categoria peggiore!!! Oltre all’aspetto etico e culturale, si rende necessario, a questo punto, un serio accertamento circa la violazione della normativa ambientale, oltre che una verifica, con accesso agli atti, in merito alla regolarità dei permessi rilasciati. È doveroso coinvolgere, in questa vicenda, Arpac, soprintendenza, genio civile, richiedere un sopralluogo alla locale Polizia municipale e procedere alla elencazione delle gravi responsabilità ed omissioni, ancora una volta commesse in nome della tutela del parentado!!! ‼️VERGOGNATEVI”

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