Lampade votive, la sindaca: “Una giusta risposta a chi tenta di speculare anche sui morti!”

Annamaria Dell'Aprovitola

Carinaro – Il sindaco Annamaria Dell’Aprovitola in una nota inviata alla nostra redazione dichiara: “Una giusta risposta a chi tenta di speculare anche sui morti! Cari cittadini, in primis chiedo scusa se ho
tardato nel fornirvi le legittime spiegazioni rispetto alla “polemica”relativa al recupero del canone 2023 del servizio di illuminazione votiva nel cimitero comunale ingeneratasi all‘indomani del nostro insediamento, ma vi assicuro che non è stato semplice ricostruire la storia degli ultimi due anni circa e capire la ragione degli atti adottati dal Responsabile del settore che legittimano, come sto per chiarirvi, la richiesta di pagamento oggetto dell’avviso pubblicato sul sito comunale.

Premetto, per amore di cronaca ma come del resto tutti voi sapete, che tale iniziativa è stata ereditata dalla mia maggioranza in quanto chiesta e formalizzata nel corso della gestione commissariale.
Prima di addentrarmi nel vivo della questione, è necessario un breve excursus dei fatti come realmente avvenuti e degli atti che ci hanno sin qui condotto.

Per mera semplificazione parto dal 2022, anno in cui scaduto il contratto di affidamento del servizio di illuminazione votiva nel cimitero comunale alla ditta Gemar Appalti S.r.l., il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici e Manutenzioni, dando atto che i servizi cimiteriali rientrano tra i servizi pubblici essenziali da erogare alla comunità, procedeva, nelle more dell’attivazione della gara per l’individuazione del nuovo affidatario, con una proroga tecnica alla società GemarAppalti fino al 30.06.2022.
Il che, entrando nel vivo dei fatti, smentisce da subito le dichiarazioni rese dall’ex sindaco Affinito che il 31.07.2024 ha affermato pubblicamente, senza richiamare atti e/o delibere a supporto, che la sua maggioranza avrebbe deciso “di interrompere il servizio esterno e di non far pagare i cittadini per un servizio che sarebbepotuto essere facilmente a carico dell’Ente”.

In estrema sintesi, l’ex primo cittadino, asserendo che il costo dell’energia elettrica del cimitero era parva materia,dichiara di aver deciso con l’assessore delegato dell’epoca, Mario Moretti, di volturare il contatore in capo al Comune istituendo un apposito capitolo di bilancio con stanziamento di € 3.000 destinato al solo consumo di energia elettrica, con la precisazione che per quanto atteneva la manutenzione si sarebbe proceduto in maniera diversa.
In buona sostanza nel 2023 è stato sì pagato il consumo dell’energia ma, in maniera negligente e scellerata per gli stessi cittadini, non è stata adottata alcuna delibera e/o atto dirigenziale che eventualmente disponesse non solo l’interruzione del servizio di illuminazione votiva ma che disciplinasse la gestione e manutenzione del serviziostesso da parte di una società esterna o attraverso dipendenti comunali con specifiche competenze. E non mi pare di poter annoverare tra il personale del comune simili figure.


L’unico atto adottato nel 2022 è la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 26.09.2022 avente ad oggetto: “Ratifica, ai sensi dell’art. 175, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000, delle Deliberazioni di Giunta Comunale n. 64 del 02/08/2022 e n. 73 del 23/08/2022 di Variazione d’urgenza al bilancio di previsione dell’esercizio 2022/2024”, anche da me favorevolmente votata (e non avrei potuto fare diversamente) con cui, tra le altre cose, venne istituito in bilancio il capitolo 2731.0 con stanziamento di € 3.000 destinati esclusivamente per il consumo di energia elettrica del cimitero comunale e venne prevista l’assunzione, a tempo determinato, di due figure tecniche con fondi PNRR, senza nulla prevedere rispetto alla manutenzione che va comunque legittimamente fornita ai cittadini che usufruiscono dell’impianto e che come tale necessita di corresponsione di un canone.


È chiaro quindi che l’ex sindaco insieme al delegato dell’epoca Moretti, con questa iniziativa, ha determinato un vulnus amministrativo di non poco conto, in quanto il pagamento del solo consumo da parte dell’amministrazione andava affiancato all’affidamento esterno ad una ditta che provvedesse alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto elettrico, garantendo ai cittadini sicurezza e stabilità.
Nulla di tutto questo è stato prodotto dalla passata amministrazione; non esiste infatti nessuna Delibera di Giunta o di Consiglio  o atto dirigenziale da cui si evinca la volontà della precedente amministrazione di gestire la manutenzione dell’impianto elettrico nel cimitero, il cui costo, badiamo bene, rappresenta la parte più cospicua del canone previsto.

Ed è stata proprio questa situazione di totale vuoto amministrativo che, nel 2024 ha indotto il Commissario prefettizio ad incaricare il tecnico di approntare un regolamento che consentisse di procedere all’affidamento tramite gara del servizio di gestione e manutenzione dell’impianto di illuminazione votiva nel cimitero comunale nonché di recuperare quanto non versato dai fruitori del servizio per l’anno 2023 e inizio 2024.
Tanto premesso e chiarito, è paradossale che debba essere questa maggioranza a dover spiegare ai cittadini le ragioni del recupero; bene avrebbe fatto invece l’opposizione a chiedere lumi e spiegazioni all’ex sindaco e al delegato Moretti, gli unici legittimati a dovere rendere conto ai cittadini di quanto causato in modo negligente, obbligando il Commissario a porvi rimedio, come di fatto avvenuto.

Ebbene, ferma restando la mia convinzione nel ritenere legittimo quanto posto in essere dal Commissario, colgo l’occasione per rassicurare i cittadini di Carinaro che a fronte dei dubbi insinuati in modo malevolo dall’opposizione e dall’ex sindaco, le somme recuperate non andranno a beneficio della ditta affidataria ma saranno interamente utilizzate e spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto, come del resto previsto nel contratto di appalto sottoscritto tra le parti.
Invito quindi i cittadini ad effettuare il pagamento richiesto in quanto supportato da legittimi atti, con la consapevolezza che ciò che afferma l’opposizione consiliare unitamente a qualche detrattore è solo mera strumentalizzazione politica.
Dall’opposizione ci saremmo aspettati e ci aspettiamo ben altri consigli o indirizzi politici di più alto profilo al fine di costruire il bene comune.”

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