Gricignano – Promossa ed organizzata dalla locale Associazione Pro Loco, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Santagata” di Gricignano e diverse Associazioni culturali dell’Agro, tra cui il Circolo dei Martiri Atellani “Mario Greco”, nonché il patrocinio del Comune, retto dal Commissario prefettizio, dott. Aldo Aldi, si è svolta l’iniziativa culturale sulla tematica dellla memoria storica e del “negazionismo”, dal titolo “L’ Eccidio Atellano”, presso l’auditorium “Paolo Solone”, in ricordo del poliziotto, vittima della criminalità l’8 luglio del 2004.
Programmata per gli alunni delle classi prime della secondaria di 1° grado “G. Pascoli”, ben orientate dai loro docenti, la manifestazione ha riscosso il pieno consenso delle scolaresche partecipanti, con esiti molto interessanti ed enorme successo, atteso che il convegno ha stimolato una forte attenzione e tante emozioni. In una sala particolrmente gremita, sono interventi autorevoli personalità, quali S. E. Angelo Spinillo, Vescovo della diocesi di Aversa, il prof. Gennaro Caiazzo, già Dirigente scolastico dell’Istituto, la dott.ssa Loredana Russo, Preside della scuola, il dott. Salvatore Principe, coordinatore delle sezioni Pro Loco dell’Agro Atellano, Raffaele D’Aniello, Presidente della Pro Loco di Gricignano, il dott. Vincenzo Santagata, Presidente del Consiglio di Istituto, e Roberto Russo, Presidente del Circolo “Mario Greco” di Orta di Atella. Ha portato un’emozionante testimonianza sul doloroso evento, sulla figura del padre Michele, uno dei martiri dell’eccidio, Raffaele Ferrara, per tanti anni direttore dell’ufficio postale di Gricignano, il quale rammentando alcuni episodi di vita da bambino, in un clima di viva commozione, ha rievocato tristissimi momenti, appresi dal racconto di sua madre. Il convegno e la presentazione dei relatori sono stati con competenza coordinati dal dott. Gennaro Pacilio, collaboratore della testata Web “Pupia.TV”. L’ evento è stato finalizzato ad offrire, da un lato, il contributo tra la Scuola e le Associazioni Pro Loco e, dall’altro, ad arricchire il processo di formazione degli studenti, al fine di accrescere la loro sensibilizzazione verso alcune tematiche di grande rilevanza sociale e culturale; e si è articolato in due momenti fortemente intrecciati tra loro: la proiezione del docufilm documentario sul tragico eccidio “La Via Nova (Formiche)” che ha rappresentato fatti storici accaduti il 30 settembre 1943 nel Comune di Orta di Atella e un riuscito workshop sulla drammatica vicenda, che ha avuto il plauso dei presenti. I ragazzi, infatti, hanno dapprima assistito alla proiezione del film sulla strage, che, prodotto dai registi Michele Cinquegrana e Concetta De Cristofaro, con la sceneggiatura di Roberto Russo, attraverso un’emozionante commemorazione, narra appunto la barbara esecuzione di 24 cittadini innocenti Ortesi, sulla provinciale Aversa-Caivano, come persone inermi, che niente avevano a che fare con l’origine della tentata insurrezione, per una spietata ritorsione vendicativa da parte di soldati nazisti, facendo registrare soltanto un sopravvissuto. L’illustrazione documentaria ha confermato come rilevanti vicende di storia locale non devono spegnersi nei cassetti dei ricordi delle persone anziane, bensì continuare a vivere nei cittadini e nelle nuove generazioni, affinché la sanguinosa vicenda non possa più ripresentarsi. A conclusione, è stato illustrato il tema nei suoi diversi aspetti, secondo un approccio sinergico e interdisciplinare, al fine di divulgare essenziali conoscenze agli alunni e sollecitare in loro alcune utili riflessioni sul tragico evento. È stato il Vescovo della diocesi normanna, S. E. Spinillo, ad aprire i lavori, sottolineando l’attualità degli eventi storici della seconda guerra mondiale, sebbene siano passati oltre 70 anni, mettendo in rilievo il valore della storia e l’importanza della memoria per il territorio aversano, i cui tristi ricordi purtroppo sono ancora molto vivi. La Dirigente dell’Istituto “Santagata”, Loredana Russo, nel suo intervento, oltre ai saluti a tutti i partecipanti, ha portato ai ragazzi la personale testimonianza di una toccante esperienza ai campi di concentramento di Auschwitz, raccontando taluni attimi della visita al centro di sterminio nazista d’Europa, sottolineando l’impatto molto forte e il groviglio di tristi emozioni da cui si viene inevitabilmente colpiti. Il giovane Presidente D’Aniello, dopo i ringraziamenti a tutti i partecipanti, agli autorevoli relatori, alunni, corpo docente e genitori, ha spiegato le ragioni dell’ evento, evidenziando l’importanza della collaborazione dell’Associazione con l’Istituto e il contributo della storia locale, nel rendere i giovani maggiormente consapevoli delle vicende storiche dell’Agro. Poi, ha preso la parola il Preside Caiazzo, che ha relazionato sulle dolorose vicende dell’ eccidio atellano, rievocandone i punti più salienti. Dopo un breve inquadramento del contesto storico-politico del 2° conflitto, in particolare la caduta del regime fascista, lo sbarco degli Alleati in Sicilia e l’armistizio di Cassibile, le tragiche vicende del terribile 1943 per l’Italia, grazie anche alla sua lunga esperienza di docente e specifici percorsi di narrazione per favorire la comprensione, Caiazzo ha esposto ai discenti, particolarmente attenti e incuriositi, le fasi principali dell’eccidio, riferendo, tra gli applausi di tutti, i nomi di cittadini e anche ragazzi, del tutto innocenti, strappati dalle loro famiglie e uccisi con tanta violenza; si è soffermato sulle variegate ragioni della rimozione e del negazionismo, in nome del “Realpolitik”, a partire dagli anni del dopoguerra e nei decenni successivi, verso tanti episodi di violenza nazifascista accaduti in provincia di Caserta. II Preside ha fatto pure alcuni cenni a episodi di saccheggio e violenza da parte dei nazisti, accaduti a Gricignano, tra cui quelli di domenica 12 settembre 1943, in località “S. Vincenzo”, quando alcuni soldati tedeschi, precisamente della XIV Corazzata “XVI Panzer Division”, dispersero a colpi di arma da fuoco l’assalto della folla ai depositi militari di merci e derrate alimentari, ai “capannoni di artiglieria”, provocando ben 4 morti di cittadini provenienti dai Comuni atellani e numerosi feriti. Ha concluso, auspicando la necessità di trasmettere ai giovani i valori di convivenza civile e democratica, attraverso mirate iniziative scolastiche e sociali, per un fattivo rapporto interculturale tra le generazioni più anziane e i giovani, la valorizzazione della storia e la cultura locale, al fine di renderli più consapevoli e partecipi.
Nelle conclusioni, il coordinatore Principe ha ringraziato i partecipanti per la riuscita dell’evento, in virtù del contributo che hanno offerto i relatori, con i qualificati interventi sulle tragiche vicende di Orta. Dopo aver espresso la piena soddisfazione per i risultati del workshop, ha ricordato agli alunni le attività programmate che Pro Loco dell’Agro stanno portando avanti, secondo un percorso progettuale di collaborazione con gli Enti e le istituzioni scolastiche, invitandoli a partecipare alle iniziative culturali.