Primo Piano – Il 19 agosto del 1954, veniva a mancare Alcide De Gasperi, fondatore e leader della Democrazia Cristiana, Presidente del Consiglio in 8 successivi governi di coalizione, dal dicembre 1945 ad agosto 1953.
L’APAMRI – Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, con i parlamentari, gli insigniti e i delegati sul territorio, attraverso il segretario generale il dott. Michele Grillo, nonché responsabile dei rapporti Istituzionali (Giustizia e Interno) dell’Istituto di Studi Europei “Alcide De Gasperi”, fondato a Roma nel 1953 e riconosciuto come Ente Morale, con il presidente prof Antonio SABBATELLA, ricordano la figura di Alcide De Gasperi, uno dei più grandi politici italiani del dopoguerra Nel 1948, De Gasperi raccolse quasi il 50% dei voti, un risultato storico, che contribuì a collocare l’Italia nel campo delle democrazie occidentali.
Dicono dall’APAMRI «Tutti noi dobbiamo essere grati a questo grande statista, perché grazie al suo impegno furono gettate le basi per il miracolo economico, grazie agli aiuti del Piano Marshall, ma anche per la convinta adesione al progetto di integrazione europea e per gli interventi volti a ridurre il divario tra nord e sud del Paese, a partire dalla riforma agraria». Proseguono «De Gasperi è stato un esempio, un saggio, tra i più importanti esempi di democrazia e libertà, al quale l’Italia deve tantissimo e che rappresenta una fonte di ispirazione per chi crede nei valori liberali, europeisti e cristiani, che oggi più che mai sono tornati centrali nella politica nazionale ed europea».
L’APAMRI condivide, infine, le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che parlando di Alcide De Gasperi ha dichiarato «Le sue abilità di statista furono impareggiabili all’indomani della Seconda guerra mondiale, quando seppe riaffermare la dignità di un’Italia gravemente compromessa dalla dittatura».