Cesa – Dal 5 al 7 dicembre, la Pro Loco di Cesa ha partecipato alla seconda edizione della Rassegna del Patrimonio Immateriale, tenutasi a Paestum, portando al centro dell’attenzione uno degli elementi più preziosi del nostro territorio: la Vendemmia Eroica dell’Asprinio. Lo stand dedicato a questo patrimonio unico ha attirato una folla di visitatori curiosi e appassionati, desiderosi di degustare il prodotto e conoscere la storia e le tradizioni legate a questa antica pratica agricola.
L’Asprinio, con le sue caratteristiche peculiari e il fascino delle “alberate aversane”, è stato il vero protagonista della rassegna, un esempio tangibile del legame profondo tra territorio e identità culturale. Attraverso la degustazione e il dialogo, i visitatori hanno avuto l’opportunità di scoprire un patrimonio unico che continua a essere preservato con dedizione dalla comunità locale.
Oltre alla presenza nello spazio espositivo, la Pro Loco Cesa ha avuto un ruolo attivo nella tavola rotonda intitolata “Nuove voci della comunità: gli elementi dell’Ipic della sezione agroalimentare”. La dottoressa Angela Oliva ha rappresentato con competenza l’associazione, raccontando il percorso intrapreso per valorizzare il patrimonio immateriale legato all’Asprinio e i progetti futuri.
Tra gli obiettivi illustrati, spiccano l’adesione al programma GIAHS della FAO, che mira a riconoscere i sistemi agricoli di importanza globale, e la promozione della candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Questi progetti ambiziosi rappresentano un passo fondamentale per dare ulteriore visibilità a un patrimonio che unisce storia, tradizione e innovazione. La partecipazione alla Rassegna del Patrimonio Immateriale ha confermato l’impegno della Pro Loco Cesa nella salvaguardia e nella valorizzazione delle tradizioni locali. Un successo che non solo celebra il passato, ma guarda al futuro, promuovendo un dialogo tra comunità e istituzioni per garantire che il patrimonio immateriale dell’Asprinio continui a essere una risorsa viva e condivisa. La Pro Loco Cesa si riconferma così custode di un’identità culturale preziosa, pronta a portare avanti il suo impegno con determinazione e passione.