Carinaro – L’ex sindaco Nicola Affinito in una nota inviata alla nostra redazione dichiara: “È doveroso da parte mia rispondere alla nota del Sindaco Dell’Aprovitola, in merito al servizio delle lampade votive nel Cimitero Comunale.
Innanzitutto rispondo alle domande che mi sono state poste attraverso la stessa nota :
⁃L’amministrazione Affinito a scadere della proroga del servizio nel Giugno 2022 decide di non proseguire il servizio di fornitura di energia elettrica con ditta esterna e di non far gravare sui cittadini il relativo costo accollandosi la spesa come amministrazione e che fosse corretto che il contatore del Cimitero Comunale fosse di competenza dell’Ente.
Altra cosa è la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto!
Infatti voglio ricordare ai cittadini che come Ente ci facemmo carico in primis della fornitura di energia elettrica, ma in occasione della festività dei defunti ,indicemmo una gara con affidamento ad una ditta per una fornitura straordinaria di croci come arredo al Cimitero e anche per una manutenzione straordinaria all’impianto stesso.(novembre 2023)
A parere di chi scrive non c’era necessità di produrre e/o di elaborare atti amministrativi, e’ fatto noto a tutti, che l’Ente ha la possibilità di eseguire la fornitura di energia elettrica e/o eventualmente anche la manutenzione dell’impianto elettrico con propri mezzi (finanziari ) e proprie risorse,in quanto ciò e’ stabilito dal regolamento di Polizia Mortuaria del Cimitero Comunale in vigore e che regola anche il servizio delle lampade votive fino all’approvazione del nuovo regolamento del Commissario prefettizio; ciò è avvalorato dal fatto che lo stesso commissario prima di procedere con atto d’indirizzo per la gara ha manifestato la volontà di esternalizzare il servizio di fornitura e manutenzione a mezzo di delibera con poteri di consiglio.
Chiedo all’amministrazione attuale e/o ai funzionari dell’Ente che se veramente pensano che siano stati commessi errori amministrativi da parte della passata amministrazione, provvedessero immediatamente alla denuncia alle autorità competenti per chiedere il risarcimento agli amministratori passati che lo hanno causato e non farsi pagare dai cittadini.
Colgo inoltre l’occasione per ricordare che nella nota da me pubblicata qualche settimana fa non hanno trovato risposte alcune considerazioni che rivolgevo alla nuova amministrazione. Innanzitutto chiedevo come si può,alla luce di un regolamento approvato, che all’articolo 6, detta la tempistica dell’attivazione del servizio,
CHIEDERE IL PAGAMENTO PER L’ANNO 2023;
Chiedevo se fosse corretto richiedere dei pagamenti ai cittadini per servizi resi gratuitamente dall’Ente per gli anni pregressi. Andando oltre mi viene strano sentir dire che questi introiti dell’anno 2023 (circa 60 mila euro)servirebbero all’amministrazione per eseguire dei lavori sull’impianto elettrico del Cimitero.
Questo sarebbe un atto illegittimo, che non si rinviene né nel regolamento,né nell’atto d’indirizzo del Commissario prefettizio. Il Commissario,e di questo ne sono certo, non si sarebbe mai sognato di incassare soldi per anni arretrati (atto di per sè illegittimo)né di chiedere il canone 2023 per poi utilizzare questi introiti per fare la manutenzione all’impianto.
Allora mi chiedo come cittadino:
-Quanto costa la manutenzione?
-In cosa consiste ?
⁃Fornitura di nuove lampade più efficienti?
Nulla di tutto ciò è riportato negli atti prodotti fino ad oggi o in un computo metrico o in un preventivo di spesa.
Altra considerazione:
-come mai si richiede solo il 2023 e non anche i 6 mesi del 2022?
Infine si aspettano ancora delucidazioni in merito a queste perplessità:
-può un concessionario di un servizio pubblico INCASSARE SOMME DI DENARO IN CONTANTI E POI RIVERSARLE ALL’Ente?
A questo proposito si vedano anche le ricevute rilasciate dalla ditta ai cittadini.
-tale concessione porta nelle casse del Comune qualche AGGIO?
Allora come da buon giocatore di tennis rispondo rimandando la palla nel campo dell’amministrazione, sperando che la risposta non esca in fallo (fuori) altrimenti quelli che ne perderebbero sarebbero sicuramente i cittadini carinaresi.”