Sconcerta il silenzio assordante della maggioranza che sostiene il sindaco Pacifico, che è arrivata addirittura a dissentire sulla convocazione di una seduta consiliare chiesta dalle minoranze di Giovanni Schiappa e Achille Cennami proprio per affrontare pubblicamente, senza reticenze e senza veline, nella sede deputata, la questione dell’appartamento abusivo tirato presso il comando dei VV.UU. -episodio che sta facendo ridere mezza Italia- e, più in generale, per affrontare i tanti problemi della polizia locale e di tutta l’organizzazione comunale. Il Consiglio comunale è il massimo organo rappresentativo della comunità locale. È l’organo di indirizzo, di controllo politico-amministrativo dell’ente locale, espressivo della domanda sociale e interprete permanente della volontà popolare.
Da anni l’AMBC punta il dito contro lo svuotamento del Consiglio comunale -che con Pacifico è arrivato al culmine- e mette in guardia dal pericolo di uno bilanciamento dei pesi e dei contrappesi, a tutto svantaggio del Consiglio comunale, che fa venire meno la necessaria dialettica collaborativa e non competitiva tra i vari organi nell’ottica della buona amministrazione e del perseguimento dell’interesse della comunità locale. A nessun Consigliere comunale può sfuggire che, in linea generale, mentre al Sindaco e alla Giunta (l’Esecutivo) spettano i poteri di amministrazione, al Consiglio comunale competono gli atti fondamentali di indirizzo, programmazione e pianificazione, di controllo e di verifica. E la funzione di controllo si concretizza nel monitoraggio dell’attività degli organi politici e burocratici al fine di accertarne la congruità all’indirizzo politico-amministrativo dell’ente. Come è possibile, esimi capigruppo di maggioranza e presidente del consiglio comunale, non condividere allora una richiesta di convocazione di una seduta consiliare da dedicare a tutto ciò che sta accadendo presso il comando dei vigili urbani? Chi, se non il Consiglio comunale, deve controllare e verificare se in tutto l’accaduto ci siano stati abusi o altri reati? Di cosa avete paura, della verità?
L’art. 39, comma 2 del decreto legislativo n. 267/00 prescrive che il presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri o il sindaco, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste. Cari Giovanni Schiappa e Achille Cennami, chiedete la convocazione del consiglio comunale e mettete il presidente del consiglio di fronte alle proprie responsabilità e tutta l’Assemblea di fronte alla necessità di fare chiarezza su ciò che è accaduto e sta accadendo in città (si vocifera che alcuni cittadini siano stati addirittura convocati per essere ascoltati come persone informate dei fatti…ma dove siamo scivolati? In un regime di polizia?).
E qualora per codardia dovreste trovarvi da soli e con una maggioranza volutamente assente, presentate sull’accaduto interrogazioni e interpellanze. Prima o poi una seduta consiliare questi signori dovranno pur farla e il sindaco dovrà rispondere, per esempio a domande come quelle che l’AMBC ha già pubblicamente posto: https://www.facebook.com/groups/767310739974414/posts/4239455809426539/. Non abbassate la guardia, ne va della nostra democrazia locale (di ciò che resta). Concludiamo ricordando che il 3 luglio 2021 ricorreva il 26°anniversario della scomparsa di Alexander Langer, ecologista e uomo di pace.
Langer è stato tra le principali personalità del movimento ecologista italiano: fondatore dei Verdi, deputato ed europarlamentare, è stato uno dei politici più importanti tra gli anni Settanta e Novanta. Langer parlava della necessità di una “conversione ecologica” e si considerava un costruttore di ponti tra comunità divise. A Firenze hanno promosso una petizione per intitolargli il ponte ciclo-pedonale che unisce il Parco della Cascine, principale parco cittadino e polmone verde di Firenze, al quartiere che ha accolto l’esperienza della Comunità dell’Isolotto e che tuttora ospita la Piccola Scuola di Pace “Gigi Ontanetti” (link alla petizione: https://www.change.org/Firenze_dedichi_un_ponte_a_Alexander_Langer). L’AMBC chiede che la Commissione Toponomastica (ma c’è ancora?) consideri il nome di Alexander Langer e individui una strada, una piazza o una sede istituzionale da intitolare a questa straordinaria figura di pacifista, di ecologista, di educatore e di politico. C’è qualche politico del passato a cui è stato intitolato forse troppo: oltre ad una piazza anche la sala consiliare. Per onorarlo e ricordarlo degnamente potrebbe bastare anche una delle due. Che ne dite?”.
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