Pozzuoli – Una sigaretta e “qualcosa a piacere” per parcheggiare. La solita offerta libera che nasconde però una velata imposizione. Perché l’obolo coprirebbe non solo l’autorizzazione a sostare ma anche un servizio collaterale di vigilanza. E soprattutto perché la scelta di pagare o meno è concreta quanto lo sono la concessione e il ruolo che un 44enne di Marano si è arbitrariamente attribuito nella vigilanza (a pagamento) delle auto.
E’ sera e una giovane coppia dell’area flegrea sta facendo manovra per lasciare la propria auto tra le strisce blu del porto di Pozzuoli. Pagano la sosta come previsto ma non fanno i conti con quella “tassa” supplementare imposta con prepotenza dai parcheggiatori abusivi.
Un uomo gli si avvicina e chiede una sigaretta e una somma qualsiasi: per parcheggiare e “guardare la macchina”.
Il giovane alla guida non ci sta, ha appena pagato al comune quel privilegio e non intende sborsare altro. Anche il 44enne non è d’accordo e minaccia: “Se non mi dai i soldi ti uccido e se non te ne vai ti picchio!”
La vittima, preoccupato anche per la reazione spaventata della fidanzata, risale con lei in auto e si allontana.
Il parcheggiatore continua con le minacce e gli insulti. E’ lì che parte la chiamata al 112. I carabinieri della sezione Radiomobile di Pozzuoli arrivano in pochi minuti e arrestano il parcheggiatore. Dovrà rispondere di tentata estorsione ed è ora ai domiciliari in attesa di giudizio.