Regione Puglia, non si fermano gli eventi critici: ancora aggressione alla Polizia Penitenziaria

Primo Piano – Dichiarazioni di Pasquale Montesano “Segretario Generale Aggiunto OSAPP “.-

Purtroppo, non trascorre pressoché giorno che gli istituti penitenziari della Puglia non siano triste teatro di eventi critici quali aggressioni, risse e semi-rivolte tali, non solo, da rendere vano qualsiasi tentativo di rendere effettiva la funzionalità istituzionale del carcere, ma anche facendo diventare del tutto precarie e a grave rischio le condizioni di servizio e l’incolumità personale dei locali addetti di Polizia Penitenziaria nonché, per la totale assenza dei prescritti requisiti, la sicurezza interna delle strutture , e a Bari  questo sta succedendo , infatti , nella serata di ieri , alla quarta sezione A.S., detenuto di origini campane T.F. presumibilmente appartenente alla criminalità organizzata  con il pretesto di una terapia senza alcuni motivo ha colpito il poliziotto di servizio  , l’atto violento  iniziato dal detenuto in forma presumibilmente pretestuose ha creato attimi di tensione subito rientrati .

 “Continua Montesano” Le ragioni di tali condizioni sono molteplici e annose e risiedono in primo luogo nella particolare tipologia della popolazione detenuta allocata nelle strutture composta da soggetti appartenenti alle varie “famiglie” associate ad una criminalità organizzata particolarmente attiva e cruenta nella regione Puglia , consociate o discordi tra loro, per una convivenza spesso impossibile all’interno della stessa struttura penitenziaria e comunque di tale virulenza nei comportamenti da assumere addirittura il controllo delle sezioni detentive o dell’intero carcere (fino ad arrivare ad “assaltare” i cortili dei passeggi divisi per sezioni o di minacciare di morte gli addetti della PoliziaPenitenziaria) e mettere in atto tentativi di clamorose evasioni .

Non ultima, infine, la gravissima carenza di Personale di Polizia Penitenziaria per un organico da tempo sottovalutato e sottostimato per una regione, quale la Puglia che presenta il duplice handicap del massimo sovraffollamento detentivo sul territorio nazionale e della diffusa presenza detentiva delle fazioni a maggiore rischio criminale, raggiunge, per gli istituti della Puglia, punte di vero e proprio “panico”.

 “Continua  il dirigente sindacale “ In tali condizioni, perduranti da fin troppo tempo, non si vuole come O.S. nazionale del Personale di Polizia Penitenziaria né svolgere il ruolo di facile “Cassandra” rispetto a situazioni che potrebbero rendersi del tutto irreparabili, né assolvere attraverso il proprio silenzio chi pur non avendo determinato nel tempo il disastroso contesto a cui ci si riferisce ha assunto di fatto la responsabilità di correggerne le molteplici e perniciose conseguenze e, ciononostante, pur sapendo bene di cosa si tratta e quali siano fatti e comportamenti che ne sono concausa, non ha adottato ad oggi alcun correttivo.

Per l’ennesima volta vogliamo far arrivare agli organi di governo e dell’amministrazione Penitenziaria il nostro motivato dissenso per l’assenza di iniziative necessarie in Puglia  che da anni sottace sulle disastrose relazioni sindacali   che nella regione  è stata ed e ancora teatro di eventi di particolare gravità, tuttora fonti di preoccupazione e di disagi per gli addetti del Corpo non solo locale, senza tralasciare l’avvio di violente campagne di denigrazione, tuttora in atto in danno dell’intera Polizia Penitenziaria oltre alle facili “strumentalizzazioni” .

Aspettiamo ancora , l’indomani della visita del Presidente del Consiglio dei ministri Prof Mario Draghi e della ministra della Giustizia Marta Cartabia alla C.C.S.Maria C.V. , la realizzazione delle promesse fatte che invece ad oggi risultano solo fattori di circostanza mentre il sistema peggiora giorno dopo giorno e la Puglia ne e testimonianza del disagio che sta letteralmente mettendo a dura prova gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria .

“Conclude Montesano “ Taranto Foggia e Bari , senza tralasciare tutte le strutture Pugliesi , necessitano nell’immediato interventi strutturali e di organici , pena , maggiori e più gravi conseguenze che scongiuriamo.

Agli organi istituzionali  al mondo politico la richiesta di immediata apertura di una stagione di rinnovamento e di riforme irrinunciabili e l’immediata procedura di assunzioni straordinarie . 

L’OSAPP regionale Puglia  continua interrottamente a denunciare i disagi che vivono gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria  , plauso a loro e tutti coloro  in servizio presso le strutture territoriali, in particolar modo nella circostanza a Bari , i quali con dedizione professionalità ed accortezza evitano, nonostante il gravissimo stato, maggiori e più gravi conseguenze non senza difficoltà, continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari.

 

 

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