Santa Maria Capua Vetere – Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, una situazione di tensione è esplosa quando un detenuto ha visto negato il suo permesso, scatenando una rivolta che ha coinvolto una quindicina di reclusi (secondo alcune fonti sindacali, addirittura 250). L’occupazione di un intero piano ha causato danni ingenti a oggetti, arredi e suppellettili.
Secondo quanto dichiarato dal sindacato UILPA Polizia Penitenziaria, l’origine della rivolta è stata la negazione di un permesso a un detenuto. Le tensioni accumulate hanno portato a una protesta che ha coinvolto numerosi reclusi, i quali hanno occupato e danneggiato un intero piano del carcere.
L’intervento del magistrato di sorveglianza è stato cruciale per riportare la calma all’interno del carcere. Tuttavia, gli ingenti danni materiali rappresentano una sfida notevole per le autorità penitenziarie. La conta dei danni è in corso, ma è chiaro che sarà necessario un impegno significativo per ripristinare le sezioni detentive danneggiate.