Sant’Arpino, incontro con Amedeo Colella autore del libro “Napoli 365”

Sant’Arpino – Amedeo Colella, scrittore, storico ed umorista napoletano, sarà presente domenica 15 gennaio, alle ore 10.30, al Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino, nell’ambito di un’iniziativa promossa da PulciMellaMente e Pro Loco con il patrocinio del Comune di Sant’Arpino. Una  mattinata, che si preannuncia scoppiettante per la presenza anche di Lino D’Angió, noto attore comico partenopeo pronto a duettare con il vulcanico Colella, conosciuto anche come “magnifico rettore dell’Università Gennarino II”.

Brillante scrittore, Colella domenica illustrerà al pubblico la sua ultima opera letteraria “Napoli 365”, un libro dove descrive tutte le cose che ci sono da fare e da vedere a Napoli ogni giorno dell’anno, le passeggiate da compiere, i luoghi da visitare, le cose da studiare. 

La mattinata, coordinata da Elpidio Iorio, direttore di PulciNellaMente, si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco, Ernesto Di Mattia, dell’assessore alla Cultura, Giovanni Maisto, e del presidente della Pro Loco, Aldo Pezzella; continuerà poi con gli interventi di Nicola Graziano, magistrato e garante etico della rassegna nazionale teatro-scuola PulciNellaMente, e di Giuseppe Dell’Aversana, presidente onorario della Pro Loco. 

Il libro “Napoli 365”, da poco uscito nelle librerie, è frutto di cinque anni di ricerche storiche e racconta Napoli come fosse un museo a cielo aperto. Molto apprezzato dal pubblico, ha ricevuto commenti positivi anche dalla critica letteraria. Nel libro, che rappresenta un‘opera colta e divertente, vi sono le prefazioni di grandi intellettuali quali lo scrittore Maurizio De Giovanni, il direttore del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini, e Paola De Crescenzo, figlia di Luciano De Crescenzo. 

Per questi motivi non poteva mancare a PulciNellaMente, rassegna di teatro-scuola destinata ai giovani ed alla scuola, la presenza di uno scrittore come Colella che in modo accattivante riesce a far comprendere alle giovani generazioni l’importanza e la complessità della lingua napoletana frutto della storia millenaria di Napoli. 

Domenica, inoltre, al termine della cerimonia, la Pro Loco provvederà a far assaggiare a Colella e agli illustri ospiti della mattinata una prelibata fetta di casatiello il gustoso rustico atellano che tiene banco da trent’anni a Sant’Arpino con una rinomata sagra e per il quale, forse, il nostro Amedeo Colella penserà di ricorrere all’anno bisestile per aggiungere un altro giorno al libro dove inserire la degustazione del casatiello pietanza con origini che affondano nella notte dei tempi.