Napoli – Sfilano domani sera a TuttoSposi, con inizio alle 19.00, Le spose dell’Atelier Stella White che per il 2016 ha in serbo una Bridal Collection molto elegante, femminile, sofisticata, con soluzioni indimenticabili. Grande protagonista di questa linea sulla passerella del Palasposa sarà il bianco, declinato in tutte le sue sfumature per dare un tocco di originalità e di particolarità. La collezione si definisce magic fit poiché gli abiti sono realizzati per avvolgere ed abbracciare comodamente la sposa nel suo giorno più bello.
Sabato, invece, in programma una sfilata dedicata completamente all’uomo. A presentarla Cleofe Finati 2016 by Archetipo il cui mood di quest’anno è “La ricerca del piacere” grazie all’arte, il colore e innovazione. Il titolo del defilé, infatti è “Arts Life “ che rievoca sia l’arte sia il dono della vita. Il colore, invece, è il protagonista indiscusso delle collezioni, che viene espresso in tutte le sue sfumature e nuance archiviando l’era dei colori monotono. L’innovazione è nei materiali e nel loro utilizzo, sempre 100% made in Italy, come la pelle per le giacche.
Particolari e artistici sono i disegni trend della collezione che si dividono tra foglie e fiori e sottolineano lo stile fortemente barocco tipico del brand, che trova massima espressione nel broccato. Cleofe Finati by Archetipo stupisce e incanta il mondo raccontando storie uniche e magiche attraverso le proprie meravigliose collezioni, configurandosi come leader per innovazione ed eccellenza 100% made in Italy nel settore moda sposo e cerimonia uomo a livello mondiale.
Concluderà la serata, alle 21, la sfilata della collezione di BG Le Spose di Ungaro che quest’anno viene presentata con 50 abiti romantici e tradizionali, come nello stile dell’atelier. Pizzi, ricami e georgette, tessuti molto fini e leggeri tanto da creare l’ effetto nuvola particolarmente amato delle giovani spose che scelgono BG Le spose di Ungaro. Chiude la sfilata un abito colorato, indossato da Nunzia Ungaro, moglie e musa ispiratrice dello stilista Bruno Giordano.